Associazione Nazionale Combattenti


 

 

L'Associazione Nazionale Combattenti, sorse allo scopo dì riunire gli ex combattenti della Prima Guerra Mondiale, affinché si mantenesse vivo quello spirito di fratellanza che si era stabilito nei momenti di pericolo e fra i disagi della guerra.

Con il tesseramento vennero procurati i mezzi per dar vita all'Associazione affinché venissero tutelati i diritti civili già acquisiti da coloro che avevano combattuto per la Patria e recuperate così i posti di lavoro e le occupazioni varie forzatamente lasciate.
L'organizzazione dell'Associazione prevedeva la costituzione di una sezione in ogni città o comune ove vi fossero almeno 250 aderenti. Tali sezioni avrebbero fatto capo al Comitato Centrale, di Roma, così pure se la loro sede fosse stata all'estero.
La data della fondazione viene fatta risalire al gennaio 1919 anche se localmente alcuni gruppi avevano tentato qualche forma associativa. Nel giugno del 1923 I' A.N.C. diventa Ente Morale ed un nuovo statuto viene approvato, più in linea con le disposizioni del regime fascista, rimanendo in vigore inalterato fino al 1944.
Primo Presidente fu eletto il Cav. Vittorio Arangio Ruiz poi, nel 1923, la carica passa a Host Venturi e nel giro di pochi mesi, a Ponzio di San Sebastiano, Negli anni 1924/25, Presidente del Comitato Centrale è nominato Ettore Viola, che tuttavia ben presto verrà in contrasto con il regime per cui si rese necessaria la costituzione di un Direttorio Nazionale formato da tre membri nelle persone di: Luigi Russo, Nicola Sanselli ed AmiIcare Rossi. Quest'ultimo divenne Presidente dal 1934 rimanendo in carica fino al 1944. Dopo il 25 aprile 1945 ritorna Presidente dell'A.N.C. quell'Ettore Viola che già fu in carica nel lontano 1925.

LE  TESSERE
La prima emissione risale al 1919 con una tessera stampata orizzontalmente su cartoncino singolo (anche su colore dì fondo grigio-azzurro) con validità di rinnovo prevista per 4 anni, l'anno successivo seguì una nuova tiratura essendo risultato insufficiente il numero dei pezzi stampati, mantenendo invariate le caratteristiche. Dal 1922 l'emissione delle tessere sarà annuale.
A partire dal 1923 il modulo delle tessere sarà sempre a libretto, cioè in doppio cartoncino, e negli anni '24 e '25, in custodia (di color cremisi) venivano inseriti i tagliandi annuali di rinnovo.
La grafica come la struttura della tessera cambia completamente nell'anno 1926, non più il <soldato in sentinella>, ma la Vittoria alata su cumulo di baionette. Negli anni 1927 e 1928 la grafica è di A. De Carolis, poi le tessere dal 1929 al 1944, disegnate da G. Gotti, rimangono invariate, mentre ogni anno è mutato il colore di fondo del cartoncino.
L'ultima tessera emessa è quella del 1941, poi nel ‘42 e '43 venne fatto ricorso ai bollini da applicarsi su questa per la convalida e, nel 1944, solo un timbro in gomma sull'ultimo bollino applicato comprovava il rinnovo della tessera.
Una tessera speciale venne offerta gratuitamente recante la data 4 novembre 1931 a commemorare il giorno della Vittoria.
Per gli anni compresi tra il 1928 e il 1941 vi fu una contemporanea emissione annuale delle suddette tessere, identiche a quelle correnti, in accordo con la Federation Interalliee des Anciens Combattans; queste si distinguono poiché recano una sovrastampa a colori della bandiera italiana, sulla prima facciata, mentre nel verso venne apposto il timbro della F.I.D.A.C..
Queste tessere erano diffuse soprattutto tra gli italiani all'estero e sono più rare.