Industria


 

 

Per il settore industriale, verso la fine del 1926, vennero istituite due Confederazioni: una per i datori di lavoro ed una per i lavoratori. A ciascuna di esse facevano capo tutte le Federazioni provinciali del settore e le unioni delle categorie affini che, nelle loro specifiche attività si potevano collegare al settore industriale.

A partire dalla data suddetta, gli industriali si associarono alla: CONFEDERAZIONE GENERALE FASCISTA  DEGLI  INDUSTRIALI (C.F.l).  A questa aderirono, oltre alle unioni provinciali di categoria già esistenti, come ad es. il Consorzio Lombardo fra Industriali Meccanici e Metallurgici, anche, se in tempi successivi, i proprietari di beni immobili che pure già avevano costituito una loro associazione: la “ASSOCI AZIONE NAZIONALE FASCISTA FRA I PROPRIETARI  DI  FABBRICATI " e la "Federazione Nazionale Fascista degli Industriali dello Spettacolo".
Dal 1930 la Confederazione prende il nome di: CONFEDERAZIONE  FASCISTA DEGLI  INDUSTRIALI, mantenendolo fino la 1943. In quello stesso anno viene fondata una speciale associazione strettamente legata alla Confederatone degli Industriali, l'ASSOCIAZIONE NAZIONALE FASCISTA DEI  DIRIGENTI  AZIENDE  INDUSTRIALI.
I lavoratori  del settore  in argomento, in seguito al nuovo ordinamento introdotto alla fine del 1928, vennero tutti fatti confluire nella  CONFEDERAZIONE  NAZIONALE  DEI SINDACATI  FASCISTI  DELL’INDUSTRIA, che dal 1935 prenderà la denominazione definitiva di: CONFEDERAZIONE  FASCISTA DEI LAVORATORI DELL'INDUSTRIA.
Anche i lavoratori dello 'spettacolo', già appartenenti alla "Federazione dello Spettacolo", negli anni 1929/1933 vennero inseriti nel settore dell'industria, pur mantenendo la propria, autonomia organizzativa, in funzione della particolare attività.

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