Istituto Nazionale Italiano di Cultura Fascista


 

 
Al congresso di Bologna degli intellettuali fascisti del 1923, venne sottoscritto un manifesto che esponeva e chiariva le ragioni storiche ed ideali del Fascismo.
In tale occasione, venne pure formulata la proposta d'istituire un apposito organismo, che avrebbe preso il nome di ISTITUTO NAZIONALE DI CULTURA FASCISTA, atto a svolgere una sistematica azione culturale per la formazione di una coscienza politica nazionale.
L'inaugurazione di detto organismo avvenne in Campidoglio nel dicembre del '25 a cui le più alte personalità del mondo politico e culturale.
Alla presidenza venne chiamato il Senatore Giovanni Gentile, che restò in carica fino al 1936 poi nel '37 gli succedette Pietro De Francaci e nel '40 la carica passa a Camillo Pellizzi.
Durante la R.S I venne nominato come Commissario Nazionale, Augusto Cucco.
La sede centrale fu a Roma, mentre in tutti i capoluoghi di provincia e più importanti centri minori furono istituite delle <sezioni> dell'istituto stesso.
Organo d'informazione e coordinamento dell'istituzione fu la rivista mensile <EDUCAZIONE FASCISTA>, in seguito ribattezzata <CULTURA FASCISTA>.

Gli associati all'I.N.C.F. vennero tesserati a partire dal 1926.
Le tessere emesse dal '38 al '44 presentano le seguenti principali caratteristiche: per il periodo che va dal 1938 al 1941, la grafica rimane immutata e varia soltanto il colore del cartoncino di fondo, la stampa è su modulo a libretto. Nel 1942 non viene emessa alcuna tessera, ma rinnovata, con l'applicazione di un bollino quella del '41.
Nel 1943 la tesserà viene stampata su cartoncino singolo in senso orizzontale, come pure, ma verticalmente quella del '44 e nello sfondo è evidenziato il fascio "repubblicano".
Dal 1941 le varie categorie di soci riceveranno tessere di differenti colori a secondo degli importi versati all'atto dell'iscrizione con la seguente suddivisione: aderenti, ordinari, sostenitori e benemeriti (questi ultimi all'atto dell'iscrizione ricevevano anche un diploma di benemerenza).
Nel 1940 le tessere emesse, pur perfettamente identiche sono due, in quanto con il cambio del Presidente, la prima tiratura porta la firma di De Francisci e la seconda di Pellizzi.
Fin dai primi anni della costituzione dell'Istituto alcune principali sedi periferiche provvidero ad un tesseramento locale con diverse intestazioni sulle tessere, ma pur sempre assai simili ed attinenti. Tra le primissime a partire dagli anni '27, l'istituto di Lugo di Ravenna con il nome di: Istituto Fascista di Cultura "Alfredo Oriani"; altri per le città di Milano, Firenze, Treviso, Brescia, Mantova ecc. vennero chiamati "Istituto Fascista di Cultura". Si tratta, naturalmente, di un tesseramento locale, per il quale verranno presentati solo graficamente alcuni dei tipi più correnti, ma molto interessanti per la grafica più originale e ben curata.