Commercio


 

 

Per le attività commerciali, a partire dal 1926, venne istituita una specifica Corporazione, comprendente gli imprenditori ed i lavoratori, suddivisi in due diverse Confederazioni a cui facevano capo, a loro volta, federazioni ed associazioni di settore.

Per gli imprenditori già nel 1926 si costituì una prima confederazione col nome di: Confederazione Generale Fascista dei Commercianti; ad essa facevano capo tutte le Federazioni Provinciali delle diverse categorie. Nell’anno successivo la Confederazione prese il nome di Confederazione Nazionale Fascista dei Commercianti, nome che mantenne inalterato fino al 1934.
A capo di questa confederazione venne posto un Presidente: l’Avv. Ferruccio Lantini di Napoli.
In seguito alla riforma del 1934, per cui tutte le attività imprenditoriali sarebbero dovute passare alle dirette dipendenze del P.N.F., la Confederazione subì varie modifiche strutturali ed organizzative. In particolare il nome venne modificato in: Confederazione Fascista dei Commercianti rimanendo poi inalterato fino al 1944; alle categorie interne esistenti , nel 1935 si aggiunse la Federazione Nazionale Fascista Venditori Ambulanti.
Il Presidente Confederale, Ferruccio Lantini venne sostituito con l’On. Mario Racheli.
A livello di prestatori d’opera venne costituita la Confederazione Nazionale dei Sindacati Fascisti del Commercio, poi dopo il 1935 chiamata Confederazione Fascista dei Lavoratori del Commercio.
Il Sindacato della Media e Piccola Industria, a partire dal 1926 venne assorbito dalla nuova organizzazione come pure a questa venne fatta confluire la Federazione Nazionale Fascista Dirigenti Aziende Commerciali.
A presiedere la Confederazione Nazionale dei Sindacati Fascisti del Commercio venne incaricato nel 1929, Liberato Pezzoli poi sostituito fino al 1934 da Augusto De Marsanich; la riforma del ’34 comportò la sostituzione di quest’ultimo con Riccardo del Giudice.